domenica 19 dicembre 2021

IL DEBITO AI TEMPI DEL COVID

 

 

 

"A 2021 inoltrato, né l’emergenza sanitaria pare in via di risoluzione, né la gravissima situazione economica pare risparmiare intere categorie in ginocchio. Anche se non sono ancora chiari gli sbocchi di queste dinamiche, possiamo affermare che da una parte l’oligarchia dirigente si sta adoperando per prendere il controllo della situazione, con i nuovi strumenti comunitari del Next Generation EU – da molti considerati insufficienti, funzionali al sistema precedente e burocraticamente vincolati al mainstream di sempre; dall’altro le questioni della finanza pubblica, del debito e della sua architettura istituzionale vengno pesantemente sottoposte a tensioni e trasformazioni profonde. CADTM Italia, nella sua vocazione ad articolare una critica radicale delle strutture di potere e del dispotismo della “economia a debito”, offre a tutte tale spunto di analisi dello scenario che si sta prefigurando, come contributo alle lotte per dirigere il cambiamento verso una società post-Covid (che in ogni caso ci sarà, nel bene o nel male) verso una maggior giustizia, equità sociale e tutela dei diritti delle persone".

Il 2021 è quasi terminato e io mi sono dimenticato, o semplicemente non ho avuto il tempo o la tranquillità, di dedicare sul mio blog uno spazio a questa preziosa pubblicazione, nata in estate dalla collaborazione con il CADTM Italia (Comitato per l'Abolizione del Debito Illegittimo), e in particolare con Francuccio Gesualdi del CNMS, e Antonio De Lellis, alle cui battaglie ho il privilegio e il piacere di prestare ogni tanto la mia matita. Rimedio ora con questo post. Potete (anzi dovete) leggere e scaricare una copia del dossier cliccando sulla copertina in alto, oppure dal link nell'articolo che Popoff Quotidiano ha dedicato alla pubblicazione https://www.popoffquotidiano.it/2021/07/04/debito-mes-next-generation-alternative-dossier-cadtm/ 


"La trappola del debito, oltre a deformare le condizioni di vita e di lavoro di milioni di persone, è una delle leve con cui viene espropriata la democrazia in favore di una sorta di pilota automatico dell’economia al quale devono rendere conto governi nazionali e locali. Ma il debito è illegittimo e odioso proprio perché ha la finalità di cristallizzare i rapporti di forza e asservire le dinamiche politiche e sociali. Per questo la lotta per l’annullamento del debito dovrebbe essere l’elemento unificante sia perché consentirebbe di recuperare risorse per il welfare, sia perché metterebbe in discussione un modello di sviluppo che l’irruzione del Covid ha violentemente demistificato. La pandemia ha prodotto una crisi economica ancora più gigantesca e grave di quanto non fosse stata quella del 2008-09, ha rimesso al centro le questioni sanitarie e ridisegnato le politiche dell’Unione europea".