giovedì 31 agosto 2023

TuFilm 2023

 






Si è appena concluso il TuFilm, l'appuntamento con il cinema d'autore a Tufillo, giunto alla sua quarta edizione. Due splendidi giorni di incontri, proiezioni e laboratori dedicati al cinema. Abbiamo cominciato il 29 agosto con una giornata dedicata ai “Luoghi e volti del cinema in Abruzzo”. Alle 18.00, presso la Biblioteca Comunale, ha avuto luogo la presentazione del secondo volume de “Il cinema forte e gentile. I film girati in Abruzzo. Le trame, i luoghi, gli aneddoti” di Piercesare Stagni, storico del cinema e docente di materie filmiche presso il Centro Sperimentale di Cinematografia Sede Abruzzo e l'International Film Academy, che l'anno scorso ha già incantato la platea tufillese con il suo spettacolo intitolato “La grande magia del cinema in Abruzzo”. Il secondo volume de “Il cinema forte e gentile”, introdotto da Ernano Marcovecchio, sindaco di Tufillo, e Davide Aquilano, presidente di Italia Nostra del Vastese, arriva dopo cinque anni dalla pubblicazione del primo, ed è dedicato alle produzioni realizzate nel territorio abruzzese dal 1978 al 2023. Un complesso e prezioso lavoro di ricerca e monitoraggio, che finalmente ha visto la luce grazie al lavoro meticoloso e appassionato di Piercesare Stagni e della aquilana Casa Editrice Arché. Il cinema attraverso il volume si rivela una chiave di lettura sorprendente e innovativa per analizzare aspetti antropologici, geografici e storici, spesso nascosti, della nostra Regione, che risulta essere tra le più ricche di luoghi di cinema, con circa 300 film. Tra questi ci sono capolavori assoluti, come La strada, C’eravamo tanto amati, Continuavano a chiamarlo Trinità, Il deserto dei Tartari, LadyHawke, Il nome della rosa,  ma anche anche un interessante film da rivalutare come “OcchioPinocchio”, che è stato proiettato a fine prima serata presso la Terrazza del Palazzo Comunale, e con il quale Piercesare Stagni ha inteso rendere omaggio al regista e attore Francesco Nuti, recentemente scomparso. Nel film, molte scene di ambientazione americana furono difatti ricreate nel territorio aquilano. La giornata si è intersecata con un originale laboratorio creativo di personalizzazione magliette intitolata “I volti del cinema in T-shirt” a cura della ditta vastese di abbigliamento Dgiraffa, che ha animato anche il momento dell'aperitivo con Il suo “prodotto sospeso”. Sono stati colorati da grandi e piccini 4 volti legati in qualche maniera all'Abruzzo: Dean Martin, alias Dino Crocetti, originario di Montesilvano, ITT cugino della famiglia Addams, interpretato da Felix Silla di Roccacasale, Vicenzo Pelliccione di Rosciano, controfigura di Chaplin in scene famose di film immortali come "Il monello" e "La febbre dell'oro", infine Jerry Lewis, sposato con Patti Palmer, alias Pasqualina Calonico di Paganica. Qui un VIDEO postato da Dgiraffa su Fb. 


 


La seconda giornata del festival, 30 agosto, dal titolo “Il dio negato” ha affrontato invece tematiche legate alla religiosità e al fanatismo. Incentrata sull la proiezione del docufilm “Il teatro del silenzio” che ci ha portato indietro di alcuni anni, nel 2017, alla caduta di Al Raqqa in Siria. Alla notizia dell’uccisione di Padre Dall’Oglio, rapito dalle milizie jihadiste, Stella, giornalista freelance, cerca presso vari luoghi di archivio cinematografico in Roma del materiale di repertorio girato nel noto monastero. La ricerca si conclude presso uno storico laboratorio di sviluppo e stampa cinematografico della capitale. Visionando il materiale, parte in pellicola, Stella ci accompagna in un Medio Oriente spirituale, alla scoperta di un asceta amico della gente. A presentare il docufilm il produttore abruzzese Daniele Baldacci, che ha rivestito il ruolo di Direttore della Fotografia per trent’anni, durante i quali ha lavorato con prestigiosi registi, attori ed artisti a tutto tondo, tra cui: Giuseppe Bertolucci, Franco Battiato, Carlo Lizzani e Pasquale Squitieri. È stato inoltre premiato con tre premi Kodak e sei premi BEST CINEMATOGRAPHY in vari festival internazionali cinematografici. A conversare con lui il noto regista lancianese Stefano Odoardi,  che sta collaborando con lui nella realizzazione del terzo episodio della sua trilogia sulla Mancanza, intitolato Mancanza - Paradiso che verrà realizzato come una installazione in ologramma. Daniele si è intrattenuto a lungo sull'importanza di Franco Battiato nella sua vita e nella sua carriera, tanto per la direzione di ricerca spirituale che ha impresso alla sua produzione cinematografica in veste di produttore, iniziata appunto con "Il teatro del silenzio", quanto per la sua attività di ricerca e realizzazione ologrammi, che lo porta spesso a collaborare con Comuni e istituzioni museali, iniziata appunto con la collaborazione al "Telesio" di Battiato, la prima opera lirica al mondo realizzata con ologrammi.




mercoledì 9 agosto 2023

TU DILLO TU FALLO TUFILLO!

 



Approfittando della presenza contemporanea a Tufillo di Antonella Galvani, Yael Plat, Gaia Ceresi, Marina Masa, e ovviamente della padrona di casa, Federica Benemeo -tutte con esperienza nella stampa botanica- e sospinti dall'entusiasmo di Raffaele Di Giacomo della ditta di abbigliamento Dgiraffa, anche lui fervido seguace della tintura naturale, abbiamo deciso di organizzare un piccolo laboratorio conviviale presso la Fattoria Fonte Trocchi per condividere esperienze, conoscenze ed immergerci nei colori di questa straordinaria tecnica. Avevamo la sensazione che sarebbe stata un'esperienza indimenticabile per imprimere nelle nostre menti le sagome del mondo naturale che ci circonda, e così è stato. La pioggia del 7 agosto ha rallentato le operazioni, ma alla fine ci ha regalato delle atmosfere, sospese e nebbiose, di grande suggestione, e soprattutto il piacere di scaldarci al fuoco della pentola, mentre la "pozione magica" faceva i suoi effetti, in una giornata inusualmente fredda, per essere a inizio agosto.



Abbiamo sperimentato vari tipi di mordenzatura, vari tipi di tessuto, varie tecniche di applicazione dei pigmenti naturali ai tessuti. E' stato davvero interessante all'inizio assistere al dialogo tra le 5 "streghe" della tintura naturale, intrecciando storie ed esperienze come in un tessuto, per impostare il laboratorio. Emozionante la composizione del disegno, attraverso le foglie disponibili: eucalipto, ginepro, felci, pruni, rose, fico, quercia, pioppo, cipresso, fiori di finocchio e carota, geranio, tagete, cicoria, carciofo e chi più ne ha più ne metta. Il tessuto poi si arrotola su un bastone -che si può anche non usare per un risultato più libero- e si realizza un "roastbeef vegetale" da mettere in cottura, a vapore. Magico il momento dello scoperchiamento e successivo srotolamento -recitando la formula alchemica tu dillo tu fallo Tufillo- per ammirare finalmente l'impronta delle foglie, che può variare in colore e nitidezza a seconda delle essenze, ma anche del tipo di mordenzatura, del tessuto, della pentola e della cottura. Il telo grande che vedete nelle foto è un lino che Raffaele aveva nel suo magazzino, e risale all'attività storica della sua famiglia nel settore dell'abbigliamento. Appena fuoriuscito dalla "callara" l'abbiamo ribattezzato "la sindone di Tufillo" e guarda caso abbiamo poi "riconosciuto" nell'insieme la sagoma di Hermes, il caprone della stalla di Federica, con le corna stampate dalle foglie di eucalipto. Indispensabile in tutto questo l'apporto operativo di Nicolas Panelli che ha anche realizzato il disegno per l'iniziativa, con cui Raffaele stamperà delle magliette. Ci siamo divertiti tanto a stare insieme, mentre i nostri figli animavano il laboratorio. Abbiamo scoperto una nuova via di accesso alla natura, e una possibilità infinita di sperimentazioni che si potranno realizzare anche con relativa facilità nelle prossime notti autunnali, approfittando di una pentola in ebollizione, insieme ai bambini. Abbiamo applicato delle foglie e dei fiori sul cuore in un rituale collettivo, immaginifico e curativo. E sicuramente ripeteremo l'esperienza il prossimo anno. La strada delle tinture naturali è aperta.







































sabato 22 luglio 2023

L'AMBIENTE È NEL CAOS?



Sono appena tornato da Napoli, dove il 18 luglio scorso si è svolta, presso gli spazi interni ed esterni dell’Auditorium Porta del Parco di Bagnoli, la seconda edizione dell’happening sull’ecosostenibilità etica, artistica e musicale “Come Suona il Caos”, ideato e diretto dal pioniere dell’eco-sostenibilità artistica Maurizio Capone. realizzato dal Comune di Napoli nell’ambito del progetto “Napoli Città della Musica” e finanziato dalla Città Metropolitana di Napoli. Io ho partecipato al dibattito come attivista, rappresentante del Coordinamento CI TANGE (Coordinamento Italiano per la Tutela degli Ambienti Naturali dai Grandi Eventi) nato circa un anno fa, sulla scia degli eventi legati al secondo Jova Beach Party.

Come Suona il Caos nasce da un’idea di Maurizio Capone fondatore e leader del gruppo Capone & BungtBangt alfieri della eco music a livello internazionale che per suonare utilizzano solo strumenti realizzati con materiali riciclati.

L'anno scorso, per chi non lo ricordasse, i Capone&BungtBangt  -forse unici nel panorama italiano- rifiutarono coraggiosamente di partecipare al Jova Beach Party di Castel Volturno, motivando successivamente tale scelta con un memorabile post intitolato “Jova Beach Party: perché abbiamo rinunciato a partecipare” (  ) nel quale si lamentavano le “evidenti ed inevitabili contraddizioni che hanno alimentato dei contrasti tra artista ed ambientalisti determinando una disarmonia tra chi legittimamente desidera esibirsi in uno spettacolo con grandi numeri di pubblico e chi ritiene che ciò debba avvenire nel rispetto di alcuni parametri indispensabili alla tutela del territorio e degli ecosistemi”. L'organizzazione da parte di Capone di “Come suona il caos” chiarisce ancor più come non si sia trattato di una scelta non improvvisata, bensì frutto di un impegno costante e coerente nei confronti della tutela ambientale e dell'educazione al rispetto di altre forme di vita, che merita attenzione e sostegno.

L’inizio di “Come suona il Caos” ha previsto alle ore 11 l'iniziativa “Prendi la musica da terra!” un’azione concreta di raccolta dei rifiuti stradali e in aree verdi. Plastica, metalli, legno e altri elementi abbandonati per le strade di Bagnoli sono stati utilizzati per costruire strumenti musicali durante il workshop di Capone, con la partecipazione delle associazioni N’ Sea Yet, Legambiente, Greenpeace, CleanNap. Il trasporto dei rifiuti verso il luogo del laboratorio è stato effettuato con le biciclette dai componenti dell’associazione Napoli Pedala. L’iniziativa, a partecipazione libera, era rivolta principalmente ai bambini e le bambine che attraverso la funzione del gioco possono apprendere i valori del riciclo dei rifiuti solidi urbani.

A testimoniare ancora una volta una profonda attenzione alle tematiche ambientali, Maurizio Capone ha deciso di non realizzare tale pulizia anche sulla spiaggia, in un periodo di potenziale nidificazione dell'avifauna, come raccomandato dal Comitato Nazionale di Conservazione del Fratino. Un segnale di sensibilità e rispetto che spesso non si trova in grandi associazioni come Plastic Free o WWF, alle quali ci si è già trovato a contestare che azioni meritevoli come la pulizia delle spiagge, vengano però spesso svolte in periodi riproduttivi delicati e inopportuni.



 


Alle ore 16:30 si è svolto invece il convegno dal titolo “L’Ambiente è nel Caos?”. Dopo l’introduzione di Maurizio Capone, su arte e sostenibilità, la relazione tra la creatività sostenibile e la necessità di adottare linguaggi positivi per la sensibilizzazione della società attraverso emozioni e forme verbali costruttive, sono intervenuti Mario Tozzi (geologo e divulgatore scientifico, conduttore televisivo) ; Padre Alex Zanotelli (Rete Lilliput); Maria Teresa Imparato (presidente Legambiente); Alessandro Giannì (direttore campagne Greenpeace), il sottoscritto (in rappresentanza del Coordinamento CI TANGE) e infine Luigi Borgogno (General Manager di JustOnEarth) che ha illustrato il monitoraggio, attraverso dati satellitari, Intelligenza Artificiale e open-data, del flusso di persone, dell’inquinamento correlato e del littering prodotto pre-during e post evento. Una metodologia scientifica trasparente che può essere utilizzata per qualunque tipo di Grande Evento in natura.

A moderare l’incontro, ed apportare contenuti sui temi ambientali, il giornalista Andrea Vigna responsabile di Pianeta 2030, l’area del Corriere della Sera dedicata all’ambiente e alla sostenibilità. Interventi dalla platea di Maurizio Simeone (presidente Gaiola onlus); Lorenzo Lodato (Lido Pola Bene Comune). A conclusione della manifestazione alle ore 21:00 l’atteso concerto di Capone & BungtBangt, che ha previsto anche l’esecuzione del brano “Acito” in cui hanno suonato i partecipanti al workshop pomeridiano di riciclo.




Ringrazio personalmente Maurizio Capone, "eroe del gran rifiuto" per averci invitati, come Coordinamento CI TANGE, a portare testimonianza della nostra azione, esponendo la problematica dell'utilizzo improprio di aree naturali a scopo ludico e sportivo. Per me personalmente è stato emozionante sedere sul palco vicino a padre Zanotelli, un punto di riferimento per tanti di noi, fin dai tempi dell'attivismo no global di inizio millennio. Il ponte tra il nostro Coordinamento e Maurizio Capone è stato rappresentato da Martina Pignataro, del GRIDAS, Gruppo Risveglio dal Sonno, che egualmente ringraziamo, una delle sigle locali aderenti al Coordinamento, che affiancano Maurizio Capone, insieme a molte altre realtà napoletane, nella lotta all’inquinamento e al degrado ambientale nel territorio partenopeo, come ci racconta lei stessa in questo articolo di “Italia che cambia” dal titolo "Come suona il caos. Napoli si mobilita nel nome dell'ambiente e della creatività sostenibile".


Franco Sacchetti

martedì 21 febbraio 2023

CARETTA ICARETTA

 


In viaggio sulle "ali" delle tartarughe marine. Dopo la punta dello stivale, il tacco. Dopo la Calabria, la Puglia. Se questa estate ho partecipato al campo di Caretta Calabria Conservation nella Costa dei Gelsomini -l'unica Costa delle tartarughe italiana, dove si registrano i numeri più alti di nidificazione (oltre 60 nidi nel 2021)- ho cominciato il nuovo anno, nel fine settimana dell'Epifania, con una visita a Molfetta, al Centro Recupero Tartarughe Marine che probabilmente effettua il maggior numero di recuperi in Italia: ben 385 nel 2022, con un picco di 450 nel 2016! Per 3 giorni ho seguito Pasquale Salvemini, responsabile del Centro, su e giù per la costa pugliese, tra Bisceglie, Molfetta, Bari, e Barletta, nella sua "infernale" ma salvifica routine, fatta di levatacce mattutine per recuperare le tartarughe al porto, direttamente dalle barche dei pescatori; corse verso la clinica universitaria di Bari, per le visite mediche del caso; rientri, per accudire le tartarughe degenti, e rilasciare quelle idonee a riprendere la via del mare; infine interventi dove capita, nel caso di tartarughe spiaggiate. Non c'è un attimo di respiro. 





Nella foto lo vedete mentre recupera una tartaruga dalle mani di Mimmo e Andrea appena arrivati al porto con l'Argonauta, la loro barca. Nome di buon auspicio. La tartaruga è nella vaschetta nera. Le verrà dato il nome di Coatlan, e dagli esami risulterà una sola tumefazione della pinna posteriore peer l'impatto con la coperta della nave. Una delle centinaia di tartarughe che durante l'inverno, in Puglia, finiscono nelle reti a strascico, e vengono salvate grazie ad una felice collaborazione con i pescatori, che dimostrano una profonda sensibilità, almeno quanto i fondali dell'Adriatico.



E' l'altro lato, dell'attivismo in soccorso delle tartarughe, che lungo l'Adriatico si connota principalmente per le attività di recupero, dato che i numeri di nidificazione sono decisamente bassi, in rapporto allo Ionio e al Tirreno. Altri emozionanti tasselli di un racconto che troverete nel libro "Caretta Icaretta", la mia nuova avventura narrativa, dedicata a una specie iconica della nostra biodiversità, a ideale chiusura di una trilogia, iniziata con i fratini e seguita con i rondoni. Dei primi mi sono portato dietro la sabbia, per questo nuovo libro, visto che la Caretta caretta nidifica sulla spiaggia come il fratino; dei secondi mi sono portato dietro le ali, paragonando il grande e ininterrotto volo dei rondoni, che lasciano i nostri "lidi" al termine della stagione di nidificazione, a quello delle tartarughe marine. Per questo il titolo del libro è "CARETTA ICARETTA". 

Anche stavolta, per tante ragioni, sto procedendo con un crowdfunding, sulla oramai familiare piattaforma Produzioni dal Basso, dove troverete un emozionante racconto della mia esperienza estiva con le tartarughe marine in Calabria. Al link in basso troverete tanti dettagli che vi spiegano le ragioni per intraprendere questa nuova avventura narrativa, e avrete la possibilità di contribuire alla campagna di realizzazione del libro illustrato, con tante ricompense, tra le quali, oltre ai miei libri, alcune T-shirt in cotone organico dedicate alle tartarughe, ma anche ai rondoni, e ai fratini

https://www.produzionidalbasso.com/project/caretta-icaretta/







martedì 31 gennaio 2023

LIBRI VOLANTI NELLO SCAFFALE ORNITOLOGICO DI PESCARA




Prima presentazione del 2023, sabato scorso a Pescara, per inaugurare INFORNITO Centro di Documentazione Ornitologica presso la Biblioteca Emilia Di Nicola, su iniziativa della Stazione Ornitologica Abruzzese. Il centro, oltre alla funzione di biblioteca ed emeroteca ornitologica, sarà un punto d'incontro per organizzare seminari, corsi e attività didattiche. Io sono stato invitato a presentare i miei "Libri volanti" come dal titolo, veramente simpatico, che hanno dato al mio intervento. Ho parlato di fratini, rondoni, e anche tartarughe marine, magicamente dotate di ali nel mio ultimo libro "Caretta Icaretta". Insieme con me Marco Sborgia, Sandro Barile, Augusto De Sanctis e Massimo Pellegrini, presidente SOA. La sala era gremita; un segnale di speranza in un Paese che fa davvero fatica ad alzare gli occhi per guardare i nostri concittadini alati, e contemplarne la bellezza. Uno degli interventi era significativamente intitolato "Ornitologia a km zero" a dire di come basterebbe osservare con attenzione l'albero davanti casa, per aprire la finestra su un mondo nuovo, tutto da scoprire, in un universo dagli infiniti centri. Un ringraziamento sentito a tutti coloro che hanno contribuito a realizzare questo prezioso momento di condivisione. Una piccola luce è stata accesa.