lunedì 27 maggio 2013

BITTA re-GENERATION IS OUT!!!


Lazies and Germans,
dear readers, artists and friends,
Here we are together again, in the second volume of Bitta Generation publication, which brings you another collection of drawings, graphic art, short documentary comics stories, street art and video animation art, that was all created during the various meetings of the Bitta Generation network in the previous year.
This time, we specifically publish artworks that were created during the workshops that took place in Banja Luka, Bosnia, and Pančevo, Serbia, in August and September of 2012. Additionally, a number of artworks was also collected through an open call.
Bitta Generation, an international network of young artists who decided to dedicate part of their time, skills and careers to support and discuss various environmental actions in different local communities worldwide through their art, has changed a bit since the publication of previous Bitta Book. In general, our crew grew a bit bigger in the meantime, we have established new partnerships and have broaden our range of international contacts – this time, we bring you artworks of authors from Italy, Serbia, Macedonia, Spain, Cyprus, Portugal, Bosnia, Croatia, Bulgaria, Slovenia and Romania. More than that, Bitta crew has also mastered some new disciplines and tools in their activities – besides comics, video animation and graphic art, we have broaden the spectrum of our creative processes by including the graffiti and street art workshops, as an important area of practice and tool of influencing the collective consciousness of local communities.
If we could compare the previous Bitta publication with a boat that is carrying a group of passengers and stopping here and there in different ports, spending some time in each stop in order to get inspired and initiate creative response to the local context before embarking on into further adventures, this time we could say that we almost upgraded Bitta to a kind of a spaceship. The spectrum of topics has broaden to a more general, so to say global overview on local problems and initiatives in the region of Balkans, including also innovative formal interpretations of already known, universal environmental problems and arguments that are floating around them. As last two years have brought the blossom of participative democracy practices all over the world, personal and informal engagement became the most often practiced model of contributing to the global or communal changes. All over the world, common people are less and less patient in their demands and their ability to cope with the compromises is decreasing, which is something that Bitta Generation network strongly supports. Living a conscious and responsible life as part of broader community, for us means also being ready to contribute to the common goals and support the changes with the means of your abilities, skills and contributions in specific areas of your personal mastery and interest. Enjoy the Bitta Generation vol 2, see you soon!

Bitta Generation Team

P.S. Since we have almost ran out of copies of Bitta Generation vol. 1, previous Bitta book is available as online pdf at the following address:

The new Bitta book will be presented at Sofia Design Week, 
and at "CRACK! Fumetti dirompenti" festival of indipendent comics  in Rome

for more information: sacchetti.franco@virgilio.it, circoloarcichieti@yahoo.it, vladimir.palibrk@gmail.com

lunedì 13 maggio 2013


NOI RAGAZZI DELLO ZOO DI FASANO


Resoconto di un’esperienza terrificante: alcune settimane fa ho dovuto accompagnare mia nipote alla gita di fine anno, seconda elementare. Dove?! Allo Zoo-safari di Fasano! Fantastico….peccato non si tratti affatto di uno Zoo-safari, ma piuttosto di uno Zoo-Luna park, dove la differenza tra una tigre e un peluche di tigre, o tra una ruota dei divertimenti e una ruota di pavone, è concettualmente inesistente. Diseducativo al massimo grado, proprio il posto peggiore  dove portare i vostri bambini.

Eppure – benché gli zoo non mi piacciano affatto – mi ero fatto l’idea che si potesse trattare di una struttura almeno dignitosa, dove gli animali godono di ampi spazi ( e solo quegli animali che si possono adattare senza troppe sofferenze al nostro clima). Mi immaginavo che avremmo camminato a piedi lungo questi enormi recinti, e che ci fosse davvero la possibilità di sostare in mezzo alla natura, immersi nella contemplazione degli animali. Mi ero anche portato un album da disegno, pensa che ingenuo che sono…


Invece, dopo 4 ore di autobus, neanche siamo scesi. Entriamo nel cosiddetto Zoo-safari direttamente con l’autobus. La passeggiata nello zoo è stata così una interminabile coda di macchine, come in un qualunque disperante ingorgo cittadino, tra confusione e smog, con la differenza che nelle striminzite isole pedonali, o aree verdi a margine, c’erano tigri, leoni, elefanti, giraffe, orsi, poveri animali.
Tutto da dietro un vetro, recinto dopo recinto, come in uno zapping televisivo seduti sul proprio divano (esattamente quello di cui ha bisogno un bambino di oggi, che magari non è mai stato in una fattoria a vedere nemmeno una gallina o una mucca). Intorno a tutto questo la giostra del divertimento più becero, disgustoso e volgare, un vero bestiario del consumismo; il luogo perfetto per genitori che vogliano abdicare al loro ruolo educativo, dove lasciare i figli in preda ai loro vizi peggiori, ai capricci più patologici.
Un’apoteosi del kitsch e del nonsense, dove le immagini di orsi polari e rinoceronti si sovrappongono impietosamente a quelle di castelli fatati o tunnel dell’orrore, e Buddha rischia di essere scambiato per un babbuino. Non ci credete? Guardate pure la foto…



E guardate bene le altre foto, ippopotami gettati come sacchi di spazzatura in vasche di cemento, gorilla costretti a fare il loro piccolo show tra i commenti volgarissimi dei passanti che gli gettano da mangiare un bel kinder bueno, nonostante il divieto di dargli da mangiare. E l’orso polare? Non ho avuto il coraggio di fargli la foto…troppo dolore! Gettato in una misera piccola vasca di cemento, senza un centimetro di terra, senza un filo d’erba, con all’orizzonte solo i murales di iceberg lontani, che non si sciolgono neanche ai 40° estivi.
Non ho avuto il coraggio di fargli la foto, ma ora che sto scrivendo questo post penso che avrei dovuto farlo per denunciare meglio questo schifo.
Appena tornato a casa ho subito cercato su internet denunce rivolte allo zoo, e infatti ne ho trovate tante, come questa che vi invito a leggere.

Ma se volete proprio divertirvi, andate sul sito dello zoo, dove troverete questa ispirata frase di presentazione, che si commenta da sola:
Potenti ruggiti al tramonto, versi inquietanti a volte quasi umani, sbuffi e  fruscii misteriosi, penetranti odori di selvatico...giungla, savana, palude? Molto più semplicemente un paradiso di emozioni a due passi da voi, questo è lo Zoosafari di Fasano!

VERGOGNA ZOO DI FASANO VERGOGNA!!!

Un mese fa. Noi c'eravamo. Non so quanti eravamo, almeno ventimila. A Pescara sono scesi in campo 47 comuni, 17 partiti politici, la provincia di Chieti, 3 diocesi (Chieti, Pescara, Lanciano) 3 Parchi nazionali, un Parco regionale, 7 riserve e almeno 178 associazioni per il corteo organizzato dal Coordinamento delle associazioni e dei movimenti che si battono contro la deriva petrolifera. Al di là delle cifre, la più grande manifestazione di protesta mai svolta in Abruzzo negli ultimi decenni. Una manifestazione nata dal basso, dalla gente. Ci ha ridato fiato, cuore, ci ha restituito la voglia di continuare a lottare, perché ora sappiamo di essere tantissimi, e uniti. E' stata una giornata bellissima, il momento per tirare il fiato e abbracciarsi. Tanto non finisce qui, purtroppo, bisognerà continuare a lottare, non solo contro Ombrina, ma su nuovi fronti, come Scerni, dove c'è un progetto della Medoilgas per trivellare un pozzo esplorativo. Sono come gli zombies, i fautori dell'economia fossile, di un'economia oramai al capolinea, non muoiono mai...

Posto anche un VIDEO DELLA MANIFESTAZIONE
Per chi volesse maggiori informazioni e materiali ecco dei collegamenti:

http://notriv.blogspot.it/
http://blog.libero.it/emergenzambiente/
http://www.dorsogna.blogspot.com/
http://icolibri.blogspot.com/
http://www.wwf.it/abruzzo