In viaggio sulle "ali" delle tartarughe marine. Dopo la punta dello stivale, il tacco. Dopo la Calabria, la Puglia. Se questa estate ho partecipato al campo di Caretta Calabria Conservation nella Costa dei Gelsomini -l'unica Costa delle tartarughe italiana, dove si registrano i numeri più alti di nidificazione (oltre 60 nidi nel 2021)- ho cominciato il nuovo anno, nel fine settimana dell'Epifania, con una visita a Molfetta, al Centro Recupero Tartarughe Marine che probabilmente effettua il maggior numero di recuperi in Italia: ben 385 nel 2022, con un picco di 450 nel 2016! Per 3 giorni ho seguito Pasquale Salvemini, responsabile del Centro, su e giù per la costa pugliese, tra Bisceglie, Molfetta, Bari, e Barletta, nella sua "infernale" ma salvifica routine, fatta di levatacce mattutine per recuperare le tartarughe al porto, direttamente dalle barche dei pescatori; corse verso la clinica universitaria di Bari, per le visite mediche del caso; rientri, per accudire le tartarughe degenti, e rilasciare quelle idonee a riprendere la via del mare; infine interventi dove capita, nel caso di tartarughe spiaggiate. Non c'è un attimo di respiro.
Nella foto lo vedete mentre recupera una tartaruga dalle mani di Mimmo e Andrea appena arrivati al porto con l'Argonauta, la loro barca. Nome di buon auspicio. La tartaruga è nella vaschetta nera. Le verrà dato il nome di Coatlan, e dagli esami risulterà una sola tumefazione della pinna posteriore peer l'impatto con la coperta della nave. Una delle centinaia di tartarughe che durante l'inverno, in Puglia, finiscono nelle reti a strascico, e vengono salvate grazie ad una felice collaborazione con i pescatori, che dimostrano una profonda sensibilità, almeno quanto i fondali dell'Adriatico.
E' l'altro lato, dell'attivismo in soccorso delle tartarughe, che lungo l'Adriatico si connota principalmente per le attività di recupero, dato che i numeri di nidificazione sono decisamente bassi, in rapporto allo Ionio e al Tirreno. Altri emozionanti tasselli di un racconto che troverete nel libro "Caretta Icaretta", la mia nuova avventura narrativa, dedicata a una specie iconica della nostra biodiversità, a ideale chiusura di una trilogia, iniziata con i fratini e seguita con i rondoni. Dei primi mi sono portato dietro la sabbia, per questo nuovo libro, visto che la Caretta caretta nidifica sulla spiaggia come il fratino; dei secondi mi sono portato dietro le ali, paragonando il grande e ininterrotto volo dei rondoni, che lasciano i nostri "lidi" al termine della stagione di nidificazione, a quello delle tartarughe marine. Per questo il titolo del libro è "CARETTA ICARETTA".
Anche stavolta, per tante ragioni, sto procedendo con un crowdfunding, sulla oramai familiare piattaforma Produzioni dal Basso, dove troverete un emozionante racconto della mia esperienza estiva con le tartarughe marine in Calabria. Al link in basso troverete tanti dettagli che vi spiegano le ragioni per intraprendere questa nuova avventura narrativa, e avrete la possibilità di contribuire alla campagna di realizzazione del libro illustrato, con tante ricompense, tra le quali, oltre ai miei libri, alcune T-shirt in cotone organico dedicate alle tartarughe, ma anche ai rondoni, e ai fratini
https://www.produzionidalbasso.com/project/caretta-icaretta/