lunedì 13 maggio 2013


NOI RAGAZZI DELLO ZOO DI FASANO


Resoconto di un’esperienza terrificante: alcune settimane fa ho dovuto accompagnare mia nipote alla gita di fine anno, seconda elementare. Dove?! Allo Zoo-safari di Fasano! Fantastico….peccato non si tratti affatto di uno Zoo-safari, ma piuttosto di uno Zoo-Luna park, dove la differenza tra una tigre e un peluche di tigre, o tra una ruota dei divertimenti e una ruota di pavone, è concettualmente inesistente. Diseducativo al massimo grado, proprio il posto peggiore  dove portare i vostri bambini.

Eppure – benché gli zoo non mi piacciano affatto – mi ero fatto l’idea che si potesse trattare di una struttura almeno dignitosa, dove gli animali godono di ampi spazi ( e solo quegli animali che si possono adattare senza troppe sofferenze al nostro clima). Mi immaginavo che avremmo camminato a piedi lungo questi enormi recinti, e che ci fosse davvero la possibilità di sostare in mezzo alla natura, immersi nella contemplazione degli animali. Mi ero anche portato un album da disegno, pensa che ingenuo che sono…


Invece, dopo 4 ore di autobus, neanche siamo scesi. Entriamo nel cosiddetto Zoo-safari direttamente con l’autobus. La passeggiata nello zoo è stata così una interminabile coda di macchine, come in un qualunque disperante ingorgo cittadino, tra confusione e smog, con la differenza che nelle striminzite isole pedonali, o aree verdi a margine, c’erano tigri, leoni, elefanti, giraffe, orsi, poveri animali.
Tutto da dietro un vetro, recinto dopo recinto, come in uno zapping televisivo seduti sul proprio divano (esattamente quello di cui ha bisogno un bambino di oggi, che magari non è mai stato in una fattoria a vedere nemmeno una gallina o una mucca). Intorno a tutto questo la giostra del divertimento più becero, disgustoso e volgare, un vero bestiario del consumismo; il luogo perfetto per genitori che vogliano abdicare al loro ruolo educativo, dove lasciare i figli in preda ai loro vizi peggiori, ai capricci più patologici.
Un’apoteosi del kitsch e del nonsense, dove le immagini di orsi polari e rinoceronti si sovrappongono impietosamente a quelle di castelli fatati o tunnel dell’orrore, e Buddha rischia di essere scambiato per un babbuino. Non ci credete? Guardate pure la foto…



E guardate bene le altre foto, ippopotami gettati come sacchi di spazzatura in vasche di cemento, gorilla costretti a fare il loro piccolo show tra i commenti volgarissimi dei passanti che gli gettano da mangiare un bel kinder bueno, nonostante il divieto di dargli da mangiare. E l’orso polare? Non ho avuto il coraggio di fargli la foto…troppo dolore! Gettato in una misera piccola vasca di cemento, senza un centimetro di terra, senza un filo d’erba, con all’orizzonte solo i murales di iceberg lontani, che non si sciolgono neanche ai 40° estivi.
Non ho avuto il coraggio di fargli la foto, ma ora che sto scrivendo questo post penso che avrei dovuto farlo per denunciare meglio questo schifo.
Appena tornato a casa ho subito cercato su internet denunce rivolte allo zoo, e infatti ne ho trovate tante, come questa che vi invito a leggere.

Ma se volete proprio divertirvi, andate sul sito dello zoo, dove troverete questa ispirata frase di presentazione, che si commenta da sola:
Potenti ruggiti al tramonto, versi inquietanti a volte quasi umani, sbuffi e  fruscii misteriosi, penetranti odori di selvatico...giungla, savana, palude? Molto più semplicemente un paradiso di emozioni a due passi da voi, questo è lo Zoosafari di Fasano!

VERGOGNA ZOO DI FASANO VERGOGNA!!!

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