Nella notte dell'equinozio, che sancisce il passaggio dal regno della luce a quello dell'oscurità, nel mese che vede culminare le celebrazioni del suo settecentenario, il mio personale - modestissimo - omaggio a Dante, realizzato in occasione del recentissimo Vastophil 2021 - a lui dedicato - come cartolina per annullo speciale.
Mi torna in mente la mia casuale visita alla sua tomba, appena giunto a Ravenna per il festival Komikazen, nel 2008. Mi ritrovai a passeggiare per le strade della città, e chiedendomi cosa potessi andare a visitare - oltre agli eventi del festival di fumetto - prima ancora che avessi tempo di pensare vidi un'insegna con freccia, che mi indicava la strada per la tomba del poeta fiorentino. Come rifiutare l'invito? Dopo solo un centinaio di metri mi ci ritrovai di fronte. E feci appena in tempo a mettere piede dentro la cappella, che si scatenò un violento nubifragio, così violento che dovetti rimanere solo soletto nella tomba di Dante per almeno tre quarti d'ora, prima di potermene andare. Un sentito omaggio alle spoglie del genio visionario per eccellenza.
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